CLUSTER 1- FIGURE DI SISTEMA
I progetti fondano la propria azione intorno alla formazione e attivazione di figure di sistema che hanno il compito di:
attivare, coordinare, facilitare il confronto fra attori della comunità educante (es. facilitatori, community manager);
intercettare bisogni sul territorio, avvicinare e/o orientare le persone verso attività di progetto o servizi della comunità (es. sentinelle, antenne).
Tali ruoli possono essere ricoperti sia da operatori (in particolar modo la prima fattispecie), sia da genitori, ragazzi o cittadini (in particolar modo la seconda fattispecie).
CLUSTER 2- PRESIDIO
I progetti prevedono la costituzione di uno o più presidi educativi, costituiti da spazi fisici o unità mobili, intorno a cui coinvolgere gli attori della comunità educante. Spesso prevedono la riqualificazione degli stessi spazi con la partecipazione della comunità, in particolare genitori e ragazzi, e le principali attività si realizzano all’interno di questi luoghi.
CLUSTER 3.1- COPROGETTAZIONE FRA ADULTI E MINORENNI
I progetti hanno un focus sulla coprogettazione fra attori della comunità educante, con meccanismi più o meno strutturati. Si suddivide in 3 sottocluster a seconda degli attori coinvolti proattivamente nella comunità educante:
- 3.1 coprogettazione fra adulti e minorenni: sono i progetti più inclusivi, che prevedono un ruolo attivo dei ragazzi oltre che degli adulti di riferimento (genitori, servizi o altri attori), anche attraverso organismi di rappresentanza;
- 3.2 coprogettazione fra servizi e famiglie: hanno un focus sull’empowerment e la partecipazione attiva dei genitori, anche attraverso comitati rappresentativi, che dialogano con i servizi e/o altri cittadini;
- 3.3 coprogettazione fra servizi: non fanno esplicito riferimento a un coinvolgimento attivo di famiglie e minorenni nella progettazione delle attività ma si focalizzano sull’integrazione fra servizi scolastici, educativi, sociali, sanitari etc.
CLUSTER 3.2- COPROGETTAZIONE FRA SERVIZI E FAMIGLIE
I progetti hanno un focus sulla coprogettazione fra attori della comunità educante, con meccanismi più o meno strutturati. Si suddivide in 3 sottocluster a seconda degli attori coinvolti proattivamente nella comunità educante:
- 3.1 coprogettazione fra adulti e minorenni: sono i progetti più inclusivi, che prevedono un ruolo attivo dei ragazzi oltre che degli adulti di riferimento (genitori, servizi o altri attori), anche attraverso organismi di rappresentanza;
- 3.2 coprogettazione fra servizi e famiglie: hanno un focus sull’empowerment e la partecipazione attiva dei genitori, anche attraverso comitati rappresentativi, che dialogano con i servizi e/o altri cittadini;
- 3.3 coprogettazione fra servizi: non fanno esplicito riferimento a un coinvolgimento attivo di famiglie e minorenni nella progettazione delle attività ma si focalizzano sull’integrazione fra servizi scolastici, educativi, sociali, sanitari etc.
CLUSTER 3.3- COPROGETTAZIONE FRA SERVIZI
I progetti hanno un focus sulla coprogettazione fra attori della comunità educante, con meccanismi più o meno strutturati. Si suddivide in 3 sottocluster a seconda degli attori coinvolti proattivamente nella comunità educante:
- 3.1 coprogettazione fra adulti e minorenni: sono i progetti più inclusivi, che prevedono un ruolo attivo dei ragazzi oltre che degli adulti di riferimento (genitori, servizi o altri attori), anche attraverso organismi di rappresentanza;
- 3.2 coprogettazione fra servizi e famiglie: hanno un focus sull’empowerment e la partecipazione attiva dei genitori, anche attraverso comitati rappresentativi, che dialogano con i servizi e/o altri cittadini;
- 3.3 coprogettazione fra servizi: non fanno esplicito riferimento a un coinvolgimento attivo di famiglie e minorenni nella progettazione delle attività ma si focalizzano sull’integrazione fra servizi scolastici, educativi, sociali, sanitari etc.
CLUSTER 4- SPERIMENTAZIONE TARGET
I progetti mirano a sperimentare l’attivazione della comunità educante intorno a
specifici target di riferimento, in genere famiglie e minori di origine straniera, con passato migratorio o Rom, Sinti e Caminanti oppure ragazzi con disabilità. Promuovono:
attività di inclusione e integrazione sociale, volte a favorire il protagonismo di tali soggetti e il dialogo all’interno della comunità educante;
l’integrazione fra i servizi e il dialogo fra gli attori della comunità educante al fine di condividere prassi di intervento o presa in carico rispetto al target specifico.